L’istituto del “papa emerito” – giuridicamente – non esiste e, da nove anni, Benedetto XVI ripete: «Il papa è uno solo»… ma non spiega mai quale sia dei due. Nella Declaratio con cui si “dimise” nel febbraio 2013, autorevoli latinisti individuarono subito errori e imperfezioni di sintassi, ma papa Ratzinger ha affermato, tre anni dopo: «Ho scritto la Declaratio in latino per non commettere errori». Possibile che tutte queste stranezze provengano da un teologo coltissimo e adamantino, nonché raffinato latinista? E se davvero papa Benedetto avesse voluto abdicare, perché continuare a vivere in Vaticano, vestendo la talare bianca, conservando il nome pontificale e altre prerogative da pontefice regnante? Dopo due anni di inchiesta, pazientemente svolta dall’autore attraverso più di 200 articoli sulle testate Libero, Byoblu, RomaIT, questo gigantesco mosaico è stato lentamente ricomposto, tessera per tessera. Lo scenario che si configura è scioccante, di importanza millenaria, e non è stato smentito da nessuno, nemmeno dal Santo Padre Benedetto XVI in persona.
Attraverso la sua sottile forma di comunicazione logica, il “Codice Ratzinger”, il papa ci riconcilia con il Logos, la ragione che svela la verità, e fa comprenderla sua situazione canonica che avrà effetti dirompenti. Un libro-inchiesta destinato a laici e credenti, a tutti coloro che sono innamorati della verità.
Francesca Calderoni –
Conosco benissimo la straordinaria monumentale inchiesta “Papa/antipapa” dell’autore dott. Andrea Cionci, storico dell’arte, giornalista e scrittore.
Ho avuto la fortuna e il grande piacere di seguire fin dall’inizio i suoi articoli, pubblicati sulle testate ByoBlu, Libero Quotidiano e RomaIT.
Apprezzo il dott. Cionci come bravissimo e coraggioso giornalista; ne ammiro la scrittura colta, elegante (così rara oggi!) e la meticolosa preparazione nell’esporre concetti davvero complessi che però la sua penna ha il dono di rendere facilmente comprensibili.
Credo che il Libro – subito ordinato – raccolga il suo immenso lavoro che cambierà sicuramente la Storia della Chiesa Cattolica con inevitabili ricadute sulla Storia in generale.
Il suo geniale intuito nella scoperta del sorprendente Codice comunicativo usato da Sua Santità il Papa Benedetto XVI, ha fatto conoscere il dott. Cionci in tutto il mondo.
Ritengo che il dott. Andrea Cionci sia il migliore giornalista italiano e un brillante, raffinato scrittore.
Le migliori meritate fortune all’autore e al Libro.
Elena –
Ottima scrittura che esprime in modo chiaro e comprensibile a tutti la verità storica che stiamo vivendo.
Consigliatissimo.
Angela –
Avete presente quelle immagini/illusioni ottiche in cui a prima vista non si vede nulla, ma poi, guardando bene, o se qualcuno ti aiuta con un suggerimento, si VEDE finalmente l’immagine nascosta?
Ecco, il libro del dott. Cionci fa questo, ti fa VEDERE quello che é stato abilmente celato negli ultimi 9 anni e, come succede anche per le immagini che celano effetti ottici particolari, UNA VOLTA VISTA l’immagine nascosta NON PUOI PIÚ NON VEDERLA.
Un enorme grazie, quindi, da parte mia al Dott. Cionci perché l’opera d’arte l’ha fatta Papa Benedetto XVI, ma la sua interpretazione doveva esserne all’altezza, doveva essere altrettanto ‘illuminata’. E questa ce l’ha fornita lei, Dott. Cionci.
Alessandro –
Ho appena terminato di leggere questo libro, regalatomi da mia moglie. Che dire… Lettura molto scorrevole e di facile interpretazione per tutti; do il grandissimo merito al Dott. Cionci per avermi dato veramente delle risposte inerenti al caso al quale avevo molti dubbi sulla presa di posizione di questi due personaggi della Chiesa Cattolica antagonisti tra loro ma non alla visione globale dei comuni. Un bel lavoro ed ottima ricerca.
Nico Carlucci –
Il Nuovo Ordine Mondiale
di Nico Carlucci da Sfero
“Non ci sono due papi. Il papa è uno solo”. E’ quanto ripeteva Benedetto XVI il quale non precisava mai se si trattasse di papa Francesco o di se stesso. Viviamo in una Roma ancora Caput Mundi, a cui le genti volgono lo sguardo in cerca della Verità dopo secoli di Cristianesimo. Roma capitale del Globo quindi, anche quando tutti parlano di realtà ibride che hanno preso il posto, purtroppo, nel nuovo ordine mondiale.
Andrea Conci nel suo libro Codice Ratzinger (Milano, 2022, Byoblu) dà una lettura avvincente di quello che capita a ridosso del Cupolone. Egli parte dalla Declaratio scritta da Benedetto XVI per annunciare non le sue dimissioni come papa, ma il suo mettere da parte solo il Ministerium e cioè l’esercizio pratico del potere che un papa, comunque, possiede. Ratzinger, in realtà, non ha mai detto di “No” al Munus che è lo stesso titolo di Papa, quello concesso direttamente da Dio. Ne sono una prova secondo Conci i molti errori diffusi volutamente dallo stesso Benedetto XVI nella Declaratio, errori che servono per invalidare il documento scritto in latino da chi come Benedetto conosceva molto bene il latino. Ci sono altri indizi che testimoniamo il messaggio di Ratzinger riguardo alla sue presunte dimissioni, costretto ad un certo punto a parlare da una sede impedita cui era stato relegato dagli oppositori. Questi ultimi formano il clero modernista comandato dalla cosiddetta Mafia di San Gallo.
Oh, papa Benedetto, diventato Emerito e cioè fatto passare da uno statuto giuridico inesistente, hai dovuto affrontare con coraggio come stella della Notte tribolazioni e sofferenze nella speranza di una Chiesa che resista al così detto modernismo costellato dai falsi argenti delle tinte massoniche.
Conci fa notare, infatti, nel suo saggio che Bergoglio espone proprio gli argenti di cui parlavo prima; egli non porta sul pettorale una croce d’ oro come gli altri papi, ma d’argento, appunto, colore della luna. E qui arrivano puntuali i Rosacroce che sono per l’ecologia, la pace, l’egualitarismo religioso. E poi il sincretismo tra religioni caro al Nuovo Ordine Mondiale di cui parla Bergoglio. Su questa onda appare la sua devozione a “Maria che scioglie i nodi” introdotta dallo stesso papa Francesco . A questa “Maria” si recita una novena, cioè una preghiera di nove giorni, esattamente come avviene per il rituale magico dei nove nodi, da sciogliere uno al dì per nove giorni. Potremmo citare ancora l’altra devozione prediletta da Bergoglio, ovvero, quella del San Giuseppe dormiente, sotto la cui statuetta si lasciano dei biglietti con le proprie richieste. Questa è’ una figura che si collega ad un testo esoterico del 1677, al sognatore protagonista del Mutus Liber, il raccoglitore di rugiada alchemica. A questo punto la Massoneria internazionale riconosce e commenta così la pseudo-enciclica di Bergoglio Fratelli e sorelle tutti: “Compiuti passi da gigante da papa Francesco per la fratellanza universale”.
Ma torniamo alla Declaratio. Essa vide la luce l’11 febbraio 2013. L’11 febbraio è anche il giorno di nascita di Ratzinger, dell’apparizione di Lourdes, ma anche il primo lunedì di carnevale! Papa Benedetto era in vena di scherzi? Il Codice Ratzinger è un gigantesco gioco di Carnevale? A vent’anni il papa emerito ricevette un premio carnevalesco intitolato a Karl Valentin. La Declaratio è datata come ho detto il 13 febbraio 2013. E’ questa una data che ricorda la morte di Karl Valentin proprio il primo lunedì di Carnevale, appunto. Benedetto apprezzava Karl Valentin, un folle diventato tale per amore di Dio. “Poter dire la verità e il privilegio dei folli”, diceva Ratzinger. Quante volte, tante, abbiamo conosciuto il genio proprio attraverso la follia? L’ umanista Erasmo da Rotterdam scrive la sua opera satirica in pieno periodo della Riforma: La nave dei folli corredato anche dalle illustrazioni di Albert Durer che navigano seguendo le stesse rotte.
Ecco. Ho voluto presentare all’ Antropologia il lavoro di Andrea Conci, il suo Codice Ratzinger, la sua verifica logica dei fatti a proposito delle dimissioni o meno di un papa, di Benedetto XVI. Stiamo vivendo, forse, in Occidente e nel Globo l’ultima frontiera che apre interrogativi non rinunciabili per tutti, studiosi e non studiosi, uomini e donne.
Franz –
Un libro che costituisce offesa alla intelligenza di chiunque vi si accosti con una anche seppur minima attenzione alle palesi contraddizioni che contiene, per non parlare delle innumerevoli suggestioni, buone per menti fragili, oltre alle conclamate ed assolute falsità fatte passare per verità. Invito chiunque desidera leggerlo a verificare le innumerevoli “trappole” che contiene. Una per tutte?!… La famosa “hora vigesima”, di cui all’antico orario romano, nell’antico orario romano non esiste e non è mai esistita. Basta fare una semplice ricerca su Internet per accorgersene. Ma c’è molto altro, per trarre in inganno un lettore impreparato e un pò… boccalone. Comunque sia… chi desidera buttare i propri soldi… si accomodi pure…