Sotto la benevola e confortante immagine delle compagnie assicurative, pronte a garantire su tutti i canali di comunicazione la propria professionalità, responsabilità e competenza, si cela una realtà fatta di procedure operative confuse e inutilmente complesse che invece di facilitare la vita agli assicurati e ai danneggiati, la complica a dismisura.
Se le compagnie continuano a registrare utili da record, la filiera sottostante, composta da periti, autoriparatori, patrocinatori, medici legali ma anche dagli intermediari assicurativi, continua ad impoverirsi. È la logica di funzionamento di un sistema che solo chi vi opera dall’interno è in grado di smascherare.
Massimo Quezel, patrocinatore esperto in risarcimento danni con un passato da liquidatore per una grossa compagnia assicurativa statunitense, ci accompagna in una nuova inchiesta che vedrà protagonista proprio quella filiera di cui parlavamo, per capire a fondo quali sono le storture della macchina risarcitoria italiana (su tutte, il famigerato risarcimento diretto) e, soprattutto, quali sono le possibili soluzioni per garantire davvero la totale garanzia di tutela dei diritti degli assicurati e dei danneggiati contro lo strapotere dei colossi dell’insurance.
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