Io Disobbedisco

Ai tempi del Covid cominciarono a martellarci con l’esigenza delle “regole” da rispettare. Poi, con la necessità di “nuove abitudini” da acquisire. In realtà, l’ossessione per le regole e l’imposizione di nuove abitudini non era una faccenda limitata al periodo del Coronavirus. Si tratta – e si trattava già allora – di un’arma letale attraverso la quale sdoganare un concetto perverso: che non esistono soltanto le regole classiche, tipiche di ogni ordinamento giuridico (quelle, per intenderci, codificate nelle leggi e nei decreti).

Ce ne sono anche altre, definite non a caso “nuove”, cui dobbiamo assoggettarci tanto quanto a quelle “vecchie”. Sono prescrizioni da osservare per sconfiggere una pandemia, guarire da un virus, evitare un contagio; ma anche norme a cui sottomettersi per opporsi al cambiamento climatico, al fascismo, al populismo, al complottismo, al sovranismo.

Nonché a tutti gli altri terribili “ismi” che minacciano la società “libera” e “democratica” in cui abbiamo la “fortuna” di vivere. Questo libro nasce come prontuario di sopravvivenza con l’obiettivo di smascherare le parole d’ordine della civiltà delle nuove regole: dal politicamente corretto alla cultura woke, dalla lotta all’odio al patriarcato, dalla presunta emergenza delle fake news alla cosiddetta identità di genere, dal femminicidio alle quote rosa (o di qualsiasi altro colore). E ancora: dal feticismo della scienza all’apologia dei nuovi diritti, dal mito nero della paura a quello dorato dell’accoglienza.

Solo con un deliberato atto di insubordinazione intellettuale e morale potremo vivere da spiriti liberi nella civiltà del pensiero unico e dell’obbedienza permanente.